Serre fotovoltaiche: la svolta energetica del settore agricolo
Il settore agricolo è uno di quelli più importanti per il nostro Paese, considerando come le coltivazioni agricole siano una parte fondamentale dell’economia italiana.
Queste realtà hanno un importante impatto su diversi settori economici e riuscire a ridurre i costi (sempre più pesanti) dell’energia elettrica per queste imprese si rivela un interesse comune (anche per ridurre i costi dei prodotti al consumatore finale).
Ecco quindi che l’evoluzione tecnologica consentita e proposta dalle serre fotovoltaiche si rivela particolarmente conveniente e interessante.
- Indice articolo
- Che cos’è una serra bioclimatica?
- Come funziona una serra fotovoltaica?
- Quali sono i vantaggi di una serra fotovoltaica?
- Che tipo di strutture può alimentare e come?
- Una serra fotovoltaica può essere utilizzata per altri scopi oltre alla produzione di energia elettrica?
- Quanto spazio occupa una tipica serra fotovoltaica?
Che cos’è una serra bioclimatica?
Le serre sono delle strutture che creano un ambiente artificiale all’interno del quale, proprio per le particolari condizioni climatiche, si possono coltivare fiori e piante (o prevedere l’essiccazione di prodotti provenienti dai settori dell’agricoltura e della selvicoltura) che altrimenti non sarebbe possibile prevedere.
Le serre, quindi, sfruttando prevalentemente il calore prodotto dall’energia solare, consentono di creare l’habitat naturale per una serie di coltivazioni che, altrimenti, nel nostro Paese non potrebbero essere coltivate per via del clima differente.
Le serre bioclimatiche, quindi, sono strutture nelle quali, proprio per il grande impiego dell’energia solare, la sfruttano anche per la produzione di energia elettrica.
Si tratta quindi di strutture fisse, in diverso materiale (generalmente ferro o alluminio) la cui copertura è spesso realizzata con un tetto a falda in film di polietilene o vetro trasparente.
Considerando come oggi esistano moduli fotovoltaici semitrasparenti che consentono il passaggio della luce solare, le coperture delle serre prevedono proprio questo tipo di soluzione in modo che con l’irraggiamento solare si possa sia creare l’ambiente climatico necessario alle coltivazioni, ma anche produrre energia elettrica.
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Come funziona una serra fotovoltaica?
Molto semplicemente la serra fotovoltaica sfrutta tutte le superfici vetrate con una buona esposizione solare per catturare i raggi del sole e convertirli in energia elettrica.
Questa viene utilizzata per l’alimentazione dei sistemi di irrigazione, climatizzazione, areazione e movimentazione dei bancali all’interno della serra in modo da renderla energeticamente autonoma e ridurre l’impatto sul bilancio dell’azienda agricola.
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Quali sono i vantaggi di una serra fotovoltaica?
Il vantaggio più importante – e che può dare un grande contributo allo sviluppo del settore – è legato alla capacità di sfruttare doppiamente l’energia solare.
I tetti delle serre sono una delle superfici che, proprio per la loro natura, è maggiormente esposta al sole e la presenza su di essi dei moduli fotovoltaici consente di sfruttarlo non solo per il riscaldamento necessario alle coltivazioni ma anche per la produzione di energia elettrica.
Le due attività non si escludono ma si integrano perfettamente a vicenda.
Va poi considerato come una serra fotovoltaica è oggetto di incentivi e agevolazioni che, proprio per l’importanza del settore agricolo, ne riducono l’investimento aumentandone i vantaggi.
Articolo di approfondimento: Incentivi fotovoltaico 2023
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Che tipo di strutture può alimentare e come?
La serra fotovoltaica ha il principale scopo di produrre energia da utilizzare per il suo mantenimento.
Il fabbisogno energetico delle serre si basa sui sistemi di condizionamento (riscaldamento e raffrescamento), quelli di irrigazione, illuminazione e movimentazioni che servono a creare il microclima ideale (sia in termini di temperatura che umidità ed esposizione alla luce) indispensabile per quel tipo di coltivazione.
I pannelli fotovoltaici posti sul tetto della serra, quindi, servono ad alimentare questo tipo di strutture e, se vi è una produzione in eccesso, grazie ai sistemi di accumulo può essere utilizzata anche per soddisfare le altre esigenze energetiche dell’azienda agricola o reimmessa nella rete (scambio sul posto) con il conseguente rientro economico.
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Una serra fotovoltaica può essere utilizzata per altri scopi oltre alla produzione di energia elettrica?
La serra fotovoltaica per essere considerata tale e quindi oggetto di tutte le agevolazioni previste deve essere destinata prevalentemente alle attività principali dell’azienda agricola.
La produzione energetica, quindi, è di per sé secondaria, tanto che per legge l’installazione dei pannelli solari non può eccedere più della metà della superficie totale della serra, proprio perché il passaggio di luce deve essere garantito al massimo e la produzione di energia elettrica non può inficiare il regolare svolgimento delle attività di coltivazione.
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Quanto spazio occupa una tipica serra fotovoltaica?
Il dimensionamento delle serre agricole è un elemento fondamentale in quanto da esso dipende non solo la quantità di spazio da destinare alle coltivazioni (al netto di quello necessario al passaggio e al movimento del personale) ma anche la dispersione di calore che si può verificare.
Mediamente lo standard delle serre agricole è quello di 60 metri quadri (6 metri di larghezza per 10 metri di lunghezza), ma non ci sono limiti in questo senso e, a seconda delle esigenze, ci si può orientare verso serre più grandi o più piccole.
Similmente anche per quel che riguarda le serre fotovoltaiche che seguono le dimensioni delle normali serre agricole.
Va ovviamente considerato il rapporto tra costi e benefici in base alla quantità di energia che si riesce a produrre con lo spazio a disposizione da destinare ai moduli fotovoltaici.
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Le possibilità sono enormi, basti pensare che in Sardegna in provincia di Cagliari da più di dieci anni opera una realtà agricola (più correttamente un parco serricolo) nella quale ci sono 134 serre fotovoltaiche su una superficie di 26 ettari capaci di produrre fino a 20 megawatt.
Anche in questo settore sono tante le prospettive future viste le maggiori possibilità tecnologiche legate al miglioramento dell’efficienza (e della trasparenza) dei moduli fotovoltaici.
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Il settore agricolo, proprio per le sue esigenze, potrà sempre più contare sull’implementazione di serre fotovoltaiche capaci di ridurre l’impatto dei consumi energetici e creare le condizioni per uno sviluppo virtuoso riducendo i costi di produzioni e assicurando a tutta la filiera una significativa riduzione dei costi.
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Redazione
Questo blog è gestito da Michele Sorrentino, un appassionato del settore energetico rinnovabile che ha dedicato più di un decennio della sua vita professionale a divulgare l’importanza e il potenziale delle energie rinnovabili.

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