Scambio sul Posto: Come Funziona e Vantaggi per il Fotovoltaico
Il settore dell’energia rinnovabile conta su diverse tecnologie e il fotovoltaico è tra le migliori in termini di resa, efficienza e possibilità di impiego.
Quando si parla di fotovoltaico si fa riferimento a un ampio mondo di possibilità, tecnologie e servizi che è doveroso conoscere per comprenderne le potenzialità e saperle sfruttare pienamente.
Una di queste è quella del cosiddetto scambio sul posto (SSP).
Si tratta di un sistema che consente ai proprietari di impianti fotovoltaici di trarre profitto dalla produzione di energia elettrica.
In sintesi, infatti, con lo scambio sul posto l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici non viene immagazzinata in batterie e sistemi di accumulo fisico, ma si utilizza un sistema virtuale grazie al quale compensare i cambiamenti tra produzione e utilizzo dell’energia.
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È un sistema molto vantaggioso e conveniente, tanto da essere una vera e propria agevolazione dello Stato gestita dal GSE, che consente di sostenere il sistema dell’autoconsumo.
Conosciamo meglio di cosa si tratta, come funziona e quali sono i vantaggi di questo tipo di meccanismo.
- Indice articolo
- Cos’è lo Scambio sul Posto
- Il Ruolo del GSE
- Fotovoltaico e Scambio sul Posto
- Come Funziona lo Scambio sul Posto
- Vantaggi dello Scambio sul Posto
- SSP (Scambio sul Posto) e le Sue Varianti
- Domande Frequenti sullo Scambio sul Posto
- Sfide e Prospettive Future
Cos’è lo Scambio sul Posto
Il Gestore Servizi Energetici (GSE) definisce lo Scambio sul Posto come una forma di autoconsumo in sito che permette di compensare l’energia prodotta con quella prelevata.
In sostanza invece di stipare l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici in batterie e sistemi di accumulo si utilizza la rete elettrica come sistema di immagazzinamento virtuale.
Qui si immette l’energia prodotta che non viene immediatamente consumata e poi viene prelevata, per esempio di notte, quando se ne ha bisogno e l’impianto fotovoltaico non riesce a produrla adeguatamente.
Come anticipato lo scambio sul posto è una forma di autoconsumo e una delle possibilità di monetizzare dalla produzione di energia elettrica.
Oltre allo scambio sul posto esiste anche il sistema del ritiro dedicato (RID) e chi installa un impianto fotovoltaico senza sistema di accumulo deve decidere a quale formula aderire.
Nel ritiro dedicato si vende direttamente al GSE l’energia prodotta seguendo il meccanismo dei prezzi minimi garantiti.
Si tratta di tariffe di mercato che vengono definite ogni anno e che permettono di stabilire il prezzo richiesto dal gestore per il ritiro di energia che poi la vende per conto del produttore.
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Il Ruolo del GSE
L’ente deputato alla gestione dello scambio sul posto è il GSE (Gestore dei Servizi Energetici).
Esso agisce come una sorta di regolatore per assicurare che gli impianti fotovoltaici registrati operino in conformità con le normative e che i proprietari vengano correttamente compensati dell’effettiva energia immessa nella rete elettrica.
Tra le attività di competenza del GSE vi è quella di registrazione e monitoraggio degli impianti.
I produttori che intendono aderire allo scambio sul posto, infatti, devono sottoscrivere un contratto che avrà una durata di un anno solare che poi si rinnova, tacitamente, di anno in anno.
Dopo aver presentato la domanda il GSE verifica che l’impianto che vuole aderire allo scambio sul posto sia in possesso dei requisiti tecnici e normativi previsti dalla legge e attribuisce il cosiddetto CIR, il Credito di Immissione in Rete.
Si tratta del valore economico riconosciuto all’energia che l’impianto immetterà nella rete elettrica in modo che l’utente proprietario maturi un credito che verrà poi utilizzato in compensazione dell’energia che andrà a prelevare quando ne avrà bisogno.
Compito del GSE è anche quello di monitorare la produzione e il prelievo dell’energia elettrica stabilendo inoltre le tariffe e le procedure che definiscono il funzionamento del sistema dello scambio sul posto.
Il GSE, infine, si occupa anche dell’emissioni di incentivi (economici o contributi) per promuovere la produzione di energia rinnovabile.
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Fotovoltaico e Scambio sul Posto
La tecnologia del fotovoltaico è una delle più efficaci per la produzione di energia elettrica e il meccanismo dello scambio sul posto è uno di quelli che assicura maggiori vantaggi per i proprietari degli impianti.
Va innanzitutto detto che lo scambio sul posto massimizza l’autoconsumo permettendo alle abitazioni dotate di questi impianti di produrre energia rinnovabile con la quale alimentare tutti gli impianti e i dispositivi presenti all’interno dell’abitazione.
In questo modo si ha una riduzione della dipendenza dalla rete elettrica tradizionale andando a ridurre i costi energetici, abbattendo il peso delle bollette (anche dei costi di gestione) ma, soprattutto, riducendo drasticamente l’impatto ambientale.
Con l’adozione del sistema dello scambio sul posto, inoltre, si ha un rendimento economico a lungo termine; i proprietari possono beneficiare dei vantaggi per un lungo periodo di tempo migliorando l’ammortamento e assicurando un buon rendimento economico a fronte dell’investimento iniziale.
Vi è inoltre un potere contrattuale tale da consentire ai proprietari di impianti fotovoltaici di stabilizzare i costi dell’energia tutelandosi dagli eventuali aumenti.
Senza dimenticare come lo scambio sul posto consenta di risolvere quasi del tutto il problema della discontinuità delle fonte energetiche rinnovabili.
Di giorno si ha energia tramite l’irraggiamento solare, mentre di sera (o in condizioni climatiche avverse) tramite la rete elettrica; non si è mai senza corrente.
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Come Funziona lo Scambio sul Posto
In linea generale (possono esserci differenze da impianto a impianto) il meccanismo dello scambio sul posto si articola nelle seguenti fasi:
- Installazione dell’impianto – Il proprietario installa un impianto fotovoltaico per il quale vuole richiedere la formula dello scambio sul posto
- Richiesta iscrizione al GSE – Si compila il relativo modulo per registrare l’impianto presso il GSE in modo da accedere, se sussistono i requisiti, al regime dello scambio sul posto.
- Produzione di energia – L’impianto entra in funzione e inizia a produrre energia elettrica.
- Utilizzo dell’energia – L’energia prodotta viene utilizzata innanzitutto per alimentare la rete elettrica domestica, l’impianto di illuminazione e tutti gli elettrodomestici presenti.
- Immissione nella rete elettrica dell’energia in eccesso – Nel caso in cui l’impianto produce più energia di quella utilizzata la immette nella rete pubblica.
- Controlli sul rapporto tra produzione, immissione e consumi – Il GSE monitora quanta energia è stata prodotta, quanta ne è stata immessa e quanta ne è stata consumata.
- Attribuzione del CIR – il GSE, sulla base dei dati raccolti, stabilisce il valore economico dell’energia che il produttore ha immesso nella rete.
- Uso del credito energetico – Nel caso in cui il produttore necessitasse di energia elettrica prelevandola dalla rete il GSE copre il consumo utilizzando il credito accumulato proprio tramite lo scambio sul posto.
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Vantaggi dello Scambio sul Posto
Come abbiamo potuto apprezzare illustrando il meccanismo dello scambio sul posto e il suo funzionamento è un sistema che assicura, non solo al proprietario dell’impianto, diversi vantaggi.
Vi è innanzitutto una significativa riduzione dei costi energetici.
Installando un impianto fotovoltaico le necessità energetiche della casa vengono soddisfatte prevalentemente dall’energia prodotta dai panelli solari.
Questo si converte in una maggiore autonomia energetica che è un valore sia dal punto di vista economico che strategico, non avendo più alcun tipo di discontinuità.
Vi è poi un significativo contributo alla sostenibilità e alla produzione di energia verde che è un vantaggio che interessa tutta la comunità, sia quella locale che, allargando il raggio di valutazione, quella nazionale e internazionale.
Produrre energia elettrica da fonti rinnovabili è un bene per tutti.
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SSP (Scambio sul Posto) e le Sue Varianti
Lo scambio sul posto è una forma di autoconsumo che si può declinare in diverse modalità.
Le principali sono:
- Net Metering – In questo caso l’energia prodotta viene prima utilizzata localmente registrandola tramite un contatore bidirezionale.
- Feed-In Tariff (FIT) – Con questo sistema il proprietario dell’impianto fotovoltaico vende l’energia prodotta in eccesso a un prezzo fisso per un certo periodo di tempo.
- Power Purchase Agreement (PPA) – In questo modo, tramite uno specifico contratto, il proprietario vende l’energia prodotta a un prezzo concordato stabilendo una forma di reddito a lungo termine.
- Scambio sul posto con accreditamento di energia – In questo caso l’energia in avanzo viene immessa nella rete elettrica e il proprietario riceve un compenso in base a prezzi e tariffe stabilite.
- Self-Consumpiont with Surplus Injection – Con questo sistema si può consumare tutta l’energia prodotta e immettere nella rete solo l’eventuale surplus.
Sono diverse le differenze tra le varianti dello scambio sul posto.
Il Net Metering, per esempio, è vantaggioso in termini di riduzione delle bollette e massimizzazione dell’autoconsumo, ma non fornisce un reddito diretto.
Il Feed-In Tariff, invece, fornisce un reddito stabile ma può essere più costoso in quanto il prezzo garantito è spesso maggiore di quello di produzione.
Nel caso del Power Purchase Agreement si ha un reddito stabile ma necessita di negoziare accordi che possono richiedere costi di natura legale.
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Come accedere al portale GSE per lo scambio sul posto?
1. Come posso calcolare l’efficienza del mio impianto basandomi sullo schema?
Il portale del GSE per lo scambio sul posto è accessibile tramite l’apposita Area Clienti alla quale si entra inserendo la propria User ID e la password assegnate al momento della registrazione. In alternativa si può accedere anche con lo SPID.
2. Quali sono le tariffe per lo scambio sul posto?
Le tariffe per lo scambio sul posto tendono a cambiare, ma sai, in media, siamo intorno ai 0.16€ a kWh. Non è una cifra fissa, però, quindi ti consiglio di dare sempre un’occhiata agli aggiornamenti per essere sicuro delle ultime tariffe applicate
3. Come funziona lo scambio sul posto con Enel?
Lo scambio sul posto con Enel implica un processo standard: l’impianto viene connesso alla rete di Enel e sottoposto a verifiche tecniche. Successivamente, si installa un contatore bidirezionale. Enel si occupa della gestione dello scambio energetico, assicurando conformità e precisione nelle operazioni.
4. Quali sono i limiti e le condizioni per aderire allo scambio sul posto?
L’accesso al sistema dello scambio sul posto è vincolato al fatto che l’utente sia controparte del contratto di acquisto, che la potenza complessiva installata dall’Alto Sistema Semplice di Produzione e Consumo (ASSPC) non sia superiore a quanto stabilito.
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Sfide e Prospettive Future
Nonostante gli enormi vantaggi e i grandi passi in avanti fatti in questi anni restano diversi ostacoli da considerare.
La complessità normativa, la frammentazione normativa nelle varie realtà locali, le numerose autorizzazioni richieste, i limiti previsti per gli impianti, l’assenza di infrastrutture (soprattutto a livello periferico) adeguate, gli elevati costi iniziali di installazione, l’accesso ai finanziamenti, l’estrema variabilità della produzione solare e la spesso scarsa chiarezza sulle tariffe sono problemi che oggi si trova ad affrontare chi decide di aderire allo scambio sul posto.
L’evoluzione tecnologica, tanto nello sviluppo di impianti fotovoltaici che nell’ottimizzazione delle reti elettriche e nelle tecnologie atte a gestire il meccanismo dello scambio sul posto (anche grazie al ricorso all’intelligenza artificiale) porteranno nel giro dei prossimi anni a innovazioni e miglioramenti tali da rendere più facile e snello (e conveniente) l’accesso a questo sistema.
Il problema energetico e il ricorso alle fonti rinnovabili è sempre più un’emergenza anche a livello politico e delle amministrazioni locali.
Questo comporta una maggiore consapevolezza e l’adozione di accorgimenti e soluzioni che perfezioneranno e ottimizzeranno l’accesso allo scambio sul posto.
Al netto dei limiti e delle sfide attuali il ricorso allo scambio sul posto è e resta un’opzione molto vantaggiosa da non sottovalutare.
Tutti coloro che hanno un impianto fotovoltaico, così come coloro che ne stanno valutando uno, hanno il dovere di analizzare questa soluzione vantaggiosa per la gestione dell’energia.
Per farlo ti basta contattare una delle aziende di FotovoltaicoIN
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Redazione
Questo blog è gestito da Michele Sorrentino, un appassionato del settore energetico rinnovabile che ha dedicato più di un decennio della sua vita professionale a divulgare l’importanza e il potenziale delle energie rinnovabili.

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