Fotovoltaico galleggiante: cos’è, come funziona e quando conviene
Il settore del fotovoltaico sta andando incontro, complice anche l’urgenza di svincolarsi da fonti energetiche tradizionali, a una nuova significativa svolta.
Essa è possibile anche grazie soprattutto agli impianti fotovoltaici di ultima generazione, ovvero quelli che sfruttando le tecnologie all’avanguardia, consentono di raggiungere possibilità e livelli di efficienza inimmaginabili fino a pochi anni fa.
Il sistema del fotovoltaico galleggiante è uno di questi e merita di essere approfondito per apprezzarne le caratteristiche e gli impatti potenziali che può avere.
- Indice articolo
- Cos’è il fotovoltaico galleggiante? Come funziona?
- Quali sono i vantaggi dell’utilizzo del fotovoltaico galleggiante rispetto agli impianti solari tradizionali?
- Quanta energia può generare un impianto fotovoltaico galleggiante?
- Ci sono degli svantaggi nell’utilizzo del fotovoltaico galleggiante?
- Chi utilizza il fotovoltaico galleggiante?
- Le prospettive di crescita di questa nuova tecnologia
- Sono eco-compatibili?
- Manutenzione fotovoltaico galleggiante
Cos’è il fotovoltaico galleggiante? Come funziona?
Abitualmente i pannelli fotovoltaici per come li conosciamo sono installati su strutture di fissaggio ancorate a tetti o terreni; nel caso del fotovoltaico galleggiante, invece, questi vengono posizionati su laghi, mari, dighe, bacini artificiali e qualsiasi superficie d’acqua che lo consenta.
Tecnologicamente questo tipo di fotovoltaico utilizza le medesime celle degli altri impianti fotovoltaici, con la differenza di essere posizionate su strutture galleggianti.
Queste sono realizzate in polietilene ad alta densità (HDPE), un materiale che assicura un’elevata capacità di galleggiamento permettendo di sostenere il peso dei pannelli.
Inoltre il sistema è modulare consentendo di affiancare più moduli possibili in base alle necessità.
L’impianto fotovoltaico galleggiante deve essere posizionato nei pressi della terraferma per prevedere il collegamento per il trasporto dell’energia prodotta.
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Quali sono i vantaggi dell’utilizzo del fotovoltaico galleggiante rispetto agli impianti solari tradizionali?
I vantaggi del fotovoltaico galleggiante sono notevoli.
Vi è innanzitutto la riduzione dei costi legata alla costruzione delle infrastrutture.
Va poi considerato come poter occupare le superfici d’acqua (naturali o artificiali) aumenti le possibilità produttive, specialmente di siti tendenzialmente molto esposti all’irraggiamento solare.
Senza sottovalutare come la particolare collocazione consenta, da una parte, un miglior raffreddamento dell’impianto e, dall’altra, la riduzione dell’efficienza spesso provocata dall’ombreggiamento.
Ma c’è di più: la superficie dell’acqua riflette i raggi solari aumentando notevolmente la produzione energetica consentendo risultati altrimenti nemmeno lontanamente immaginabili.
Inoltre un impianto fotovoltaico galleggiante si consuma meno (anche per il minor rischio di surriscaldamento) e consuma meno il terreno rendendolo sfruttabile per altri scopi.
E nel caso in cui l’impianto galleggiante vada dismesso la superficie sottostante non risulterebbe degradata, ma tutto verrebbe ripristinato (anche piuttosto rapidamente) alle medesime condizioni in cui si trovava prima dell’installazione.
Il fotovoltaico galleggiante può infine contare su superfici ampie e altamente soleggiate che nessun tetto o terreno è in grado di assicurare.
Questo si converte in maggiore capacità produttiva, minor usura, maggiore efficienza e straordinarie potenzialità.
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Quanta energia può generare un impianto fotovoltaico galleggiante?
Il fotovoltaico galleggiante è più efficiente dei pannelli solari tradizionali?
Sì.
Sebbene la tecnologia sia la medesima, proprio per le particolari condizioni in cui lavora, il fotovoltaico sulle superfici d’acqua è meno esposto al rischio di surriscaldamento e, quindi, risulta più efficiente.
Questo perché il surriscaldamento degli impianti fotovoltaici a terra provoca un calo di rendimento.
Inoltre essendoci maggiori disponibilità di spazio si possono creare impianti galleggianti modulari molto più grandi rispetto a quelli tradizionali consentendo con un unico impianto di produrre un enorme quantità di energia.
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Ci sono degli svantaggi nell’utilizzo del fotovoltaico galleggiante?
In termini di svantaggi bisogna considerare l’azione corrosiva della salsedine e il problema legato alle onde e, quindi allo spostamento dei pannelli, anche se esistono diverse soluzioni che ammortizzano questo movimento e proteggono l’impianto.
Vi è infine un limite paesaggistico potendovi essere dei problemi normativi e burocratici; ma è anche vero che gli stessi valgono per gli impianti fotovoltaici a terra e quelli galleggianti possono essere previsti in bacini chiusi nei quali criticità di questo tipo verrebbero meno.
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Chi utilizza il fotovoltaico galleggiante?
Oggi in tutto il mondo si stanno portando avanti progetti legati al fotovoltaico galleggiante che si rivela maggiormente conveniente rispetto a quello a terra in termini di convenienza e capacità produttive.
I costi dell’investimento iniziale sono simili, ma sono maggiori le potenzialità del fotovoltaico galleggiante e sono tanti i lavori che si stanno sviluppando in questa direzione.
Progetti in Italia
In Emilia Romagna, precisamente nella zona di Imola, sono stati installati tre impianti fotovoltaici galleggianti in tre diversi bacini.
I progetti, che sono portati avanti dagli investimenti di più di cento imprese agricole, consentono di produrre tra i 50 e i 100kWp a impianto per una produzione annua che si aggira tra i 55000 e i 110000 kWh.
Altri progetti stanno sorgendo un po’ in tutta Italia, sfruttando le condizioni geografiche e metereologiche di ogni zona.
A Taranto vi è un progetto di un impianto ibrido offshore, mentre in provincia di Trento è già stato avviato un impianto fotovoltaico flottante installato all’interno di un bacino idroelettrico (il primo nel nostro Paese); un impianto che dovrebbe produrre fino a 114 MWh.
Un altro importante progetto, seppur in fase ancora preliminare e di studio, è quello che si sta portando avanti in Sardegna per la realizzazione di un parco fotovoltaico galleggiante nel porto industriale di Porto Torres.
Progetti nel mondo
A livello internazionale sono diversi i Paesi che si sfidano ad annunciare l’attivazione di un impianto fotovoltaico galleggiante più potente.
A Dezhou, in Cina, è a pieno regime un impianto che produce 320MW, mentre in Vietnam si sta lavorando su diversi progetti che garantiscano una capacità di picco totale di 70MW.
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Le prospettive di crescita di questa nuova tecnologia
Se c’è un elemento che fa maggiormente sperare in merito al fotovoltaico galleggiante è legato alle sue prospettive di crescita.
Parliamo di soluzioni che solo da qualche anno si stanno diffondendo e che quindi possono solo crescere.
Sia in termini numerici che di capacità produttive andando a sviluppare soluzioni tecnologicamente sempre più performanti e in grado di migliorare la capacità produttiva di ogni singolo modulo.
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Sono eco-compatibili?
Un elemento da non trascurare è quello legato all’impatto ambientale.
Questo spesso rappresenta un limite, o comunque un fattore da valutare, degli impianti a terra.
Nel fotovoltaico galleggiante parliamo di strutture che non inquinano le superfici d’acqua e non risultano invasive.
L’assenza di infrastrutture non modifica l’ecosistema e l’ottima compatibilità tra strutture flottanti e le superfici d’acqua, con l’assenza di rischio di surriscaldamento, riduce qualsiasi tipo di effetto negativo in termini di inquinamento o potenziali danni.
Si tratta quindi di una soluzione altamente ecocompatibile e, anche per questo, rappresenta uno dei trend del futuro di questo settore.
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Manutenzione fotovoltaico galleggiante
Sul fronte manutenzione è doveroso fare qualche considerazione.
Da un lato non vi sono particolari differenze nei moduli fotovoltaici in sé e l’assenza di infrastrutture riduce il numero di componenti su cui intervenire.
Di contro bisogna considerare le peculiarità dell’ambiente in cui si trovano a lavorare questi moduli: ovvero tendenzialmente aree esposte alla salsedine, all’acqua, ai forti venti e a intemperie che potrebbero incidere sulla resa di questi impianti.
Di certo c’è che la manutenzione, per quanto minima, non può essere eliminata del tutto ed è un tipo di attività che va sempre prevista a seguito dell’installazione di un impianto fotovoltaico galleggiante.
Articolo di approfondimento: Manutenzione impianto fotovoltaico
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