L’Energia Solare Attraverso i Secoli: Come le Antiche Civiltà hanno Innovato con il Sole
Oggigiorno si guarda all’energia solare e a tutte le altre forme di energia green come ancore di salvezza di un mondo profondamente trasformato e turbato dal cambiamento climatico, al quale contribuisce in maniera pesante l’impatto determinato dalle attività antropiche.
Eppure, pensare che l’idea di sfruttare il Sole per i propri scopi sia nuova è una posizione fallace: in realtà anche nelle civiltà antiche l’energia solare ha giocato un ruolo significativo.
Le popolazioni preistoriche utilizzavano il sole per asciugare alimenti e produrre calore, e gli antichi Egizi, come vedremo meglio in seguito, costruivano case con finestre strategicamente posizionate per massimizzare l’illuminazione solare e il calore durante il giorno.
Con il passare del tempo, le conoscenze sull’energia solare sono ovviamene progredite, il suo utilizzo è diventato più sofisticato, ma le radici, come detto, affondano in tempi lontani…
- Indice articolo
- L’Energia Solare nell’Antico Egitto
- Gli Usi Solari della Grecia Antica
- L’Antica Roma e l’Ipocausto
- Le Innovazioni Solari del Passato Influenzano il Presente
- Dunque…
L’Energia Solare nell’Antico Egitto
Per gli antichi Egizi, il Sole rivestiva un ruolo fondamentale, tanto da essere rappresentato come una divinità e venerato come dio.
La sua importanza nella cultura egizia si esplica in diversi settori, 2 su tutti:
- Religione: il dio Ra era considerato il creatore del mondo e il principe degli dei, spesso rappresentato come un uomo con testa di falco circondato da un disco solare. Gli egizi credevano che viaggiasse attraverso il cielo durante il giorno e attraverso il regno dei morti durante la notte. La luce del sole era vista come simbolo di conoscenza e illuminazione. Ogni giorno, Ra doveva combattere le forze del caos per riportare l’ordine nel mondo.
Il ciclo quotidiano del sole, dalla nascita al tramonto, rifletteva il ciclo della vita, della morte e della rinascita.
Il sole era anche associato ad altre divinità come Aten, il disco solare divinizzato durante il regno del faraone Amenhotep IV, noto anche come Akhenaton, che ne promosse il culto monoteistico, mettendo in secondo piano gli altri dei - Architettura: le costruzioni greche venivano progettate tenendo conto dell’orientamento verso est, dove il sole sorgeva, simboleggiando la rinascita e la vita eterna, in particolare nel caso in cui si trattasse di templi e tombe, poiché gli egizi credevano che il sole (il dio Ra) guidasse le anime dei defunti nel regno dell’aldilà. Ne è esempio il Tempio di Karnak a Luxor, disposto in modo tale da sfruttare al massimo la luce solare durante determinati momenti dell’anno, come l’equinozio, quando il sole era allineato con gli assi principali della costruzione.
Ancora in merito alle costruzioni, gli Egizi:
- Posizionavano colonne o pilastri in modo da creare ombre o canali d’aria che ne favorissero la circolazione e raffreddassero gli ambienti durante le giornate calde
- Realizzavano le piramidi, compresa quella di Giza, con facciate orientate verso i punti cardinali, inclusi gli assi est-ovest per sfruttare al meglio l’energia solare. Durante gli equinozi, il sole illuminava in modo specifico le facciate, creando effetti visivi impressionanti e simbolici. Un noto esempio è il Tempio di Abu Simbel, costruito dal faraone Ramses II: due volte all’anno (il 22 febbraio e il 22 ottobre) i raggi del sole ne illuminano l’interno fino a raggiungere una statua del dio Ra, mentre rimane oscurato tutto il resto
- Usavano l’energia solare per distillare l’acqua e renderla potabile. Riempivano grandi vasi d’argilla e li esponevano al sole, lasciando l’acqua evaporare e poi condensare sulle pareti dei vasi.
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Gli Usi Solari della Grecia Antica
Anche gli antichi Greci adottarono alcune pratiche interessanti.
Ad esempio, in architettura, come per gli Egizi, rivestiva particolare attenzione l’orientamento degli edifici.
Le abitazioni e i templi venivano progettati con ampie finestre o porte rivolte verso sud per consentire l’ingresso della luce durante il giorno.
Allo stesso modo, per ridurre l’esposizione diretta durante l’estate e fornire ombra, utilizzavano pergole e portici, spesso adornate con rampicanti o piante, che offrivano protezione dal calore e permettevano di godere di un ambiente più fresco.
Lucernari e aperture nei tetti o nelle pareti venivano realizzati per consentire all’illuminazione solare di entrare negli ambienti interni, riducendo l’uso di lucerne e torce e ottimizzando l’illuminazione naturale.
Altri due impieghi interessanti della luce del sole:
- I bagni solari: si prendeva il sole come parte dell’igiene e della cura personale, in particolare nelle antiche terme, dove la luce veniva sfruttata sia per il riscaldamento dell’acqua che per il benessere delle persone
- Gli specchi riflettenti: noti anche come “specchi di Archimede”, furono un espediente bellico adoperato per concentrare la luce solare su navi nemiche durante l’assedio di Siracusa per innescare incendi.
Al di là del fatto che gli antichi Greci non avessero lo stesso livello di comprensione e utilizzo dell’energia solare odierne, alcune loro intuizioni e scoperte hanno avuto un impatto significativo sulla civiltà occidentale.
Si pensi all’astronomia: hanno studiato il moto del sole, della luna e delle stelle; le loro osservazioni hanno contribuito allo sviluppo del calendario solare, basato sulla posizione del sole nel cielo, e hanno permesso di comprendere fenomeni come i solstizi e gli equinozi.
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L’Antica Roma e l’Ipocausto
Stesso dicasi per i Romani che, pur non avendo tecnologie fotovoltaiche come quelle che abbiamo oggi, facevano un uso intelligente della luce solare per scopi di illuminazione e riscaldamento naturale, soprattutto in quello che è stato il loro luogo di elezione: le terme.
Qui venivano utilizzati lucernari e aperture nei tetti o nelle pareti per far entrare la luce solare negli ambienti.
Venivano adoperati elementi architettonici, come portici e pergolati, per fornire ombra e rinfrescare gli ambienti durante le giornate calde.
Venivano decorati i pavimenti con mosaici o rivestimenti chiari, che riflettevano la luce solare e contribuivano a illuminare gli ambienti interni.
Ma soprattutto si impiegava l’ipocausto, un sistema di riscaldamento sotterraneo che funzionava attraverso una serie di canali e camere.
La combustione di legna o carbone avveniva in una camera chiamata “praefurnium” (forno) situata sottoterra o in un’ala separata dell’edificio.
L’aria calda prodotta dalla combustione veniva fatta fluire attraverso canali, noti come “hypocaustum”, che erano sollevati rispetto al terreno su pilastri o tegole, per evitare il contatto diretto con la fiamma.
L’utilizzo indiretto dell’energia solare nell’ipocausto era possibile grazie alla progettazione delle camere del praefurnium.
Queste potevano prevedere aperture o finestre strategicamente orientate per consentire l’ingresso della luce solare, assorbita e convertita in calore all’interno del praefurnium.
Ciò contribuiva ad aumentare la temperatura dell’aria all’interno della camera, facilitando la combustione del legno o del carbone e aumentando la quantità di aria calda prodotta.
Di conseguenza, l’energia solare svolgeva un ruolo complementare nel processo di riscaldamento dell’ipocausto, ottimizzando il rendimento del sistema e riducendo la quantità di legna o carbone necessaria per ottenere l’aria calda desiderata.
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Le Innovazioni Solari del Passato Influenzano il Presente
L’ipocausto era una forma di riscaldamento innovativa per l’epoca e dimostra la capacità dei Romani di sfruttare le risorse a loro disposizione in modo intelligente.
L’approccio al riscaldamento con l’ipocausto ha avuto un’influenza duratura nella progettazione degli edifici romani e ha contribuito a migliorare il comfort nelle terme e nelle abitazioni durante i periodi più freddi.
Ma non si tratta di un’eccezione.
Le tecniche di raccolta dell’energia solare delle civiltà antiche hanno influenzato quelle moderne in almeno altri due modi, oltre quelli già menzionati:
- I Romani utilizzavano acquedotti con pareti nere per catturare il calore solare, concetto che si riflette nei moderni pannelli solari termici
- Greci e Romani utilizzavano lenti a forma di archi per concentrare la luce solare e accendere fuochi; oggi questa idea ha ispirato la creazione di sistemi di archi solari utilizzati in progetti scientifici, come concentratori solari ad alta potenza utilizzati per scopi industriali e di ricerca.
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Dunque…
Le civiltà antiche hanno avuto un’influenza significativa sulle culture contemporanee, in merito a linguaggio e scrittura, leggi e diritti, matematica e astronomi, architettura e ingegneria, medicina e salute, arte e cultura, e persino ecologia.
Se infatti per quest’ultima si intende la scienza che studia l’equilibrio negli ecosistemi ed anche il rapporto che c’è tra gli esseri viventi e l’ambiente in cui gli stessi vivono, allora gli antichi hanno dimostrato di averne una coscienza profonda, spesso più di quella dei moderni!!!
In chiusura, l’energia solare è un’importante risorsa sia nel passato che nel presente, e il suo impiego, ora più di allora, è una delle poche garanzie per un futuro sostenibile ed eco-friendly…
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Redazione
Questo blog è gestito da Michele Sorrentino, un appassionato del settore energetico rinnovabile che ha dedicato più di un decennio della sua vita professionale a divulgare l’importanza e il potenziale delle energie rinnovabili.

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